Doppio turno per il campo estivo 2017, seguito poi da impegni di altri volontari individuali durante l’anno. Le suore della congregazione di Gesù Redentore, di origine francese, presso l’Istituto Protettorato San Giuseppe a Caltagirone (Sicilia) svolgono un servizio di accoglienza straordinario. Oltre alla casa in cui vivono numerose sorelle anziane, gestiscono una scuola dell’infanzia per bambini di famiglie disagiate della città. Nel loro centro, attorniato da un bel parco e con le porte sempre aperte, gestiscono un centro di prima accoglienza per minori non accompagnati giunti su barconi dalle coste africane.
Ne ospitano fino a 40, e il numero varia a seconda degli arrivi e dalle attribuzioni che le competenti autorità compiono. I ragazzi ospiti da loro, in maggioranza musulmani, sono accolti, ascoltati, aiutati a ritrovare un senso nella loro vita, imparano l’italiano e cercano di inserirsi nella realtà italiana, che spesso però è solo una tappa intermedia nel viaggio speranzoso verso il nord Europa, al momento del raggiungimento della maggior età.
Anima del centro è suor Olga Rua, colombiana di Medellin, donna tutto pepe e con grande vitalità che riesce ad essere sempre presente, malgrado i numerosi impegni anche diocesani. I partecipanti al campo hanno accompagnato i ragazzi nell’apprendimento della lingua, in giochi, in lavori di sistemazione, in gite. L’esperienza è stata molto apprezzata, al punto che è stata ripetuta per due anni. Ancora adesso vi sono giovani che scendono a Caltagirone per dare un colpo di mano all’istituto, vivendo a stretto contatto con la comunità religiosa.
Qui sotto, alcune foto di questa esperienza tanto forte quanto particolare.
