Haiti

Condividi su:   Facebook Twitter Google

Il tremendo terremoto del 12 gennaio 2010 che ha fatto 300 mila morti è stata l’occasione per venire in contatto con la giovane Chiesa di Anse-à-Veau-Miragoâne, il cui vescovo mons. Pierre-André Dumas ai tempi degli studi a Roma aveva trascorso le vacanze in Valle di Muggio. Subito nel luglio 2010, la conferenza missionaria aveva organizzato un primo campo estivo proprio in quelle terre, lontane un centinaio di km dalla capitale Port-au-Prince. Al primo campo ne era seguito uno l’anno successivo e i rapporti si sono intensificati nel tempo, con parrocchie, scuole, rispondendo ad appelli per aiutare nella pastorale della salute, delle carceri, dell’educazione (padrinati).

Alla fine dell’anno della Misericordia, il vescovo Valerio ha voluto lasciare un segno concreto e ha interpellato il vescovo Pierre-André per capire se vi era la possibilità di un rapporto più ufficiale e più stretto con la sua diocesi. La risposta affermativa non si è fatta attendere, come nemmeno l’ambito in cui si sarebbe potuto sviluppare un progetto di cooperazione missionaria: l’educazione.

Lo Stato haitiano, democrazia debole e paese in grosse difficoltà, non riesce a dare a tutti i ragazzi l’educazione di base e le zone di campagna ne risentono particolarmente. Per questo nei Nippes è la Chiesa che si prende a carico la formazione (circa 7000 allievi), ma con scarsi mezzi finanziari, strutture fatiscenti e corpo insegnante del tutto impreparato. La collaborazione della Chiesa di Lugano è stata fissata per questo primo periodo per la formazione dei docenti in attività nelle scuole primarie (6 anni)

A ottobre del 2017, tre cooperanti laici: Nicole Agustoni, Nicola Di Feo e Francisco Fabres partono per dare inizio al progetto.

Attualmente sono presenti sul territorio, insieme a Francisco Fabres, due nuovi cooperanti: Maria Laura e Sebastiano Pron.

L’azione padrinati sostiene attualmente circa 100 ragazzi che altrimenti non potrebbero andare a scuola per l’assoluta mancanza di mezzi finanziari. I genitori anche nelle scuole parrocchiali devono versare un modesto contributo per lo stipendio dei docenti, che ricevono l’equivalente di 50-100 dollari mensili.

Gli interessati al progetto, possono contattare il segretariato.

Aggiornato al 04.06.2020

Condividi su:   Facebook Twitter Google