L’arco dell’amore ticinese ha scoccato un’altra freccia. Scopri dove è andata!

Pubblicato giorno 28 Aprile 2021 - Diario Missionario, In home page

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Ebbene sì. La freccia carica della vostra generosità ha raggiunto un altro bersaglio oltre oceano: l’Ecuador. Qui opera Mons. Antonio Crameri che da poco più di un anno, in qualità di vescovo ausiliare poschiavino, svolge, con estrema semplicità e dedizione, il suo ministero pastorale. Ci troviamo nell’arcidiocesi di Guayaquil, una metropoli di circa 3.5 milioni di abitanti. È suddivisa in 7 vicarie, 2 delle quali affidate a mons. Crameri: si tratta di Daule e di Santa Elena. Qui i fedeli attendono la nomina dei rispettivi vescovi. Sono due realtà la cui economia ruota intorno alla pesca nel caso di Santa Elena e alla coltivazione di riso, mais e all’allevamento a Daule.

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Mons. Crameri collabora strettamente con l’arcivescovo, che gli ha affidato la responsabilità della commissione che si occupa dei ministeri ordinati e della vita religiosa con particolare attenzione:

  • alle vocazioni;
  • ai sacerdoti giovani;
  • alla formazione permanente;
  • ai diaconi permanenti;
  • alla vita religiosa e ai monasteri.

Inoltre Mons. Crameri è stato incaricato di animare e condurre, con la collaborazione di sacerdoti e di agenti pastorali laici, la commissione delle culture:

  • Indigena
  • Afro-ecuadoriana
  • Urbana

Ma come verranno utilizzati i fondi raccolti raccolti durante l’azione natalizia 2020? Mons. Crameri ha deciso di investire il frutto della vostra generosità nella formazione, perché nei suoi quasi 20 anni di missione in Ecuador ha constatato che l’investimento nel settore educativo e formativo è quello che pone le basi per la costruzione di una Chiesa solida. Più specificatamente la quota ricevuta sarà impiegata per le attività legate alla commissione della cultura afro-ecuadoriana, le cui aree si possono così delineare:

  1. Il Cammino Biblico Afro, per mantenere viva l’ermeneutica che nasce dalla Bibbia;
  2. la Missione Afro, per formare i nuovi discepoli missionari afro;
  3. la Memoria, cultura e fede afro, che prevede di formare nuovi agenti pastorali estraendo dalla storia meccanismi di forza nella fede;
  4. promozione della spiritualità afro, con attenzione alla liturgia afro;
  5. produzione di materiali – sussidi

È da  evidenziare il fatto che questo programma abbracci non solo l’arcidiocesi di Mons. Crameri, bensì si estenda a tutta la nazione, soprattutto nelle giurisdizioni ecclesiali in cui la presenta afro è preponderante.

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Come vedete lo scopo ultimo è di gettare delle reti per pescare uomini e donne con coscienze formate e lottare insieme per radicare quei valori che aiutano a uscire lentamente dalla povertà, sia materiale che spirituale, che tra gli afro-ecuadoriani è alta. La vostra freccia ha colpito nel segno. E Mons. Crameri l’ha vista.

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