Ritorno a casa – in Sri Lanka

Pubblicato giorno 23 Giugno 2022 - Diario Missionario, In home page

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Carissimi amici della Conferenza missionaria della Svizzera italiana, Don Jean-Luc, Mauro, Paolo e tutti gli altri membri,

Dopo alcuni mesi in Italia in attesa di ottenere il visto per lo Sri Lanka, finalmente sono giunta a destinazione: Talawakelle, Sri Lanka.

Per me raggiungere questa missione è stato come ritornare a casa, tra persone che mi hanno accolta come una di loro, e tra studenti che, dopo 4 anni di assenza, mi hanno riconosciuta e sono stati contenti di avermi di nuovo tra loro.

E qui apro una parentesi. Alla fine di settembre 2018 la mia Superiora Provinciale mi aveva chiesto la disponibilità di andare a Talawakelle per sostituire una mia consorella che purtroppo si era ammalata e aveva bisogno di sottoporsi ad un intervento chirurgico. La mia permanenza qui a Talawakelle è stata solo di 6 settimane, insegnando in tre diverse classi al St. Patrick’s College. Eppure, nonostante quelle poche settimane vissute tra loro, il ricordo è rimasto. Ecco perché, dopo 4 quattro anni per me venire qui è stato come ritornare a casa.

Al mio arrivo all’aeroporto di Colombo, capitale dello Sri Lanka, mi attendevano ancora più di 4 ore di macchina prima di raggiungere la mia comunità a Talawakelle. Anche se le strade sono strette, a tornanti, e l’ultimo tratto in salita, il panorama ne ripagava la lunghezza e stanchezza del viaggio. Poiché ci stavamo inoltrando all’interno del Paese, lasciando la capitale alle nostre spalle, colline di piantagioni di tè circondavano il paesaggio. Purtroppo, mentre eravamo ancora in viaggio, ci è giunta la notizia che entro sera sarebbe entrato di nuovo in vigore il coprifuoco per cercare di tenere sotto controllo i disordini, le manifestazioni violente che stavano avvenendo nel Paese e in modo particolare a Colombo.

Lo Sri Lanka attualmente sta attraversando una crisi politica ed economica mai vista precedentemente. La corruzione di chi era al Governo ha messo il Paese in ginocchio. Alimenti, medicine, carburante incominciano a scarseggiare, e ciò che ancora si trova sul mercato ha costi altissimi, a volte anche triplicati. In queste circostanze è sempre la classe più povera a pagarne le disastrose conseguenze.

Dopo le dimissioni del Primo Ministro, il nuovo Ministro, che si è insiedato i giorni scorsi, ha dichiarato che la crisi continuerà ancora per due mesi chiedendo quindi alla popolazione pazienza e collaborazione, e promettendo aiuti da parte di alleati pronti a fornire i beni di prima necessità. Intanto si sta attendendo che anche il Presidente dia le dimissioni. Due navi cariche di gas e benzina sono ancorate al largo delle coste ma lo Sri Lanka non ha i soldi per sdoganare il carburante.

Ed è chiaro che questa situazione avrà gravi conseguenze soprattutto per chi già vive in condizioni di povertà estrema. E noi qui, in questo contesto, cerchiamo di fare causa comune con il popolo. A scuola, stiamo cercando di sostenere con aiuti alimentari le famiglie di alcuni studenti il cui genitore paterno è deceduto e la cui responsabilità della famiglia grava interamente sulla madre. E come vi accennavo poco sopra, i prezzi dei generi alimentari sono saliti alle stelle.

La vostra generosa donazione quindi (10,000 Euro!!!) è giunta a propizio.

Con la mia attuale comunità, siamo in 5 di diverse nazionalità, italiana, polacca, spagnola, guatemalteca e egiziana, vi ringrazio a nome anche di tutti coloro che ne beneficeranno. Veramente siamo rimaste tutte stupite di tanta generosità. Barbara dice che il mio breve passaggio tra voi ha smosso i cuori. Non so se sia vero, comunque ciò che ho condiviso con voi è frutto della mia esperienza vissuta in particolare tra gli esclusi e discriminati.

 

Da quando sono arrivata non ha ancora smesso di piovere. Solo domenica 15 maggio, al mattino, un raggio di sole ha rallegrato la celebrazione dei 150 anni di fondazione della nostra Congregazione e dei 10 anni della nostra presenza qui a Talawakelle. In quel giorno, siamo state letteralmente circondate dalla popolazione di Talawakelle che ha voluto dimostrarci il loro apprezzamento per la nostra presenza missionaria tra loro.

 

Ecco, carissimi, in breve la descrizione del mio “ritorno a casa”. So che mi state accompagnando con la vostra preghiera e vi chiedo di continuare a farlo, in particolare di pregare per il popolo dello Sri Lanka affinché si possa ritornare ad una certa stabilità economica per il bene di tutta la popolazione.

 

Grazie del vostro sostegno. Grazie delle vostre preghiere.

Il Signore vi benedica tutti.

 

Sr. Agnese Elli

Suora Missionaria Comboniana

 

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